La Vita - ARCHIVIO STORICO - ALFONSO GRASSI

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La Vita

BIOGRAFIA
Alfonso Grassi è nato a Solofra, in provincia di Avellino, il 03/06/1918 ed è morto a Salerno, il 07/02/2002. Ha studiato all' Accademia di Belle Arti di Napoli ove è stato allievo di Carlo Silvieri, Emilio Notte e Vincenzo Caprile. All' età di nove anni dipinge il suo primo quadro con olio di cucina. Chiamato alle armi, parte per il fronte francese ed in seguito per l' Albania e la Grecia, dove resta ferito ad un braccio. Pochi altri pittori possono vantare, come lui, tanti premi vinti e tante mostre collettive e personali. Nel 1982 vince il premio Europeo di pittura "Lorenzo il Magnifico". Allievo prediletto di Giorgio de Chirico e amico di Pietro Annigoni e di Gregorio Sciltian. Ritrattista ufficiale di Papa Paolo Giovanni II, di Giorgio de Chirico, di Sandro Pertini, di Giulio Andreotti, del Principe di Torlonia, del Cardinale di Napoli S.E. Michele Giordano e dell' Arcivescovo di Salerno Guerino Grimaldi. Soprannominato "il pittore dei vecchi", ritraeva anche paesaggi, nature morte ed animali. E' stato uno degli ultimi pittori a dipingere ancora a "lume di candela". Lavorava  a tutte le ore del giorno. Ha frequentato  musei ed ha studiato  attentamente la pittura del passato come  il Caravaggio e il Guarini, Van Gogh e de Chirico. Appassionato ricercatore della buona materia pittorica, è diventato negli anni un autentico alchimista del colore, un preparatore di tele scrupoloso ed esigente fino alla paranoia. Arguto, di un umorismo tipicamente meridionale, racchiudeva  nel suo carattere la spontaneità napoletana e la decisione tipica della gente irpina.



Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana
GRASSI Prof. Alfonso
luogo di nascita: Solofra (AV)

Data del conferimento: 2-6-1993

Note: Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Non ha mai detto di no ad una tavola imbandita né ad un buon sigaro toscano. Adorava ascoltare  la musica classica e quella napoletana   mentre dipingeva. Si sposò con Gina dalla quale ebbe quattro figli: Renato, Clara, Tullio e Lella. Dopo la prematura scomparsa del figlio Renato anch'egli pittore stimato nei salotti artistici, fonda l'" Accademia Internazionale A. Grassi di Lettere Scienze ed Arti ", della quale la rivista "Arte in Cammino" era l' organo ufficiale. Fondò così  il premio di poesia "Renato Grassi", dedicato alla memoria del figlio. La sua attività filantropica è stata molto vasta; raccolte  fondi per la raccolta contro il cancro, per alleviare le sofferenze degli anziani bisognosi della città di Salerno e per tante altre iniziative. E' per tutto questo che la gente gli ha voluto bene e glie ne vorrà sempre. Ultimate le classi elementari viene mandato dai propri genitori a studiare presso l' Accademia delle Belle Arti di Napoli, dove, sotto la direzione di Carlo Silvieri, si distingue subito tra i migliori allievi dell' Accademia. Tornato alla natia Solofra, prende a studiare con grande passione i quadri di F. Solimena e del Guarino dal quale discende da parte di madre. Nello stesso periodo tiene alcune personali in alcune note gallerie di Roma finchè indossata l' uniforme militare, non parte per il fronte di Albania e quello di Grecia dove viene ferito ad un braccio. Tornato in patria si dedica interamente alla pittura e alla famiglia che intanto era aumentata con la nascita di Renato. In quegli anni lavorava intensamente per portare avanti il menage familiare. mostre, affreschi in quasi tutte le chiese dell' Irpinia, stretti contatti con persone che, per un verso o per l' altro, lo aiutarono ad affermarsi nel difficile mondo dell' arte. Tra le persone che gli vollero bene, soprattutto che lo stimarono, possiamo citare il Presidente della Repubblica di allora On. Antonio Segni, il Principe di Torlonia, l' Ambasciatore del Cile e soprattutto il suo grande ed amato Giorgio de Chirico. Tra i critici d'arte nazionali: Biagio Agnes, Attilio Battistini, Raffeello Biordi, Piero Girace, Fausto Grimaldi, Gabriele Mandel, Carmine Manzi, Mario Monteverdi, Ignazio Mormino, Carmine Palai, Giuseppe Raffaele Pastore, Aurelio T. Prete, Domenico Purificato, Mario Radice, Domenico Rea, Ettore Russo, Alfredo Schettini, Gragorio Sciltian, Michele Sessa, Italo Carlo Sesti, Luigi Severini e Giorgio de Chirico. In questo libro parleremo inoltre dell' attività ritrattistica e filantropica dell' artista non tralasciando di analizzare attentamente l' opera complessiva di Grassi, noto in tutta Italia come il "pittore dei vecchi". Per parlare di lui occorre conoscere a fondo la sua arte e conoscerlo a fondo come uomo, ecco perchè dopo tanti anni di frequentazione credo di poter fare ciò. Se è vero, come è vero, che arte significa anche libertà, Grassi è un artista perchè è un uomo libero. Anno 1946. Era da poco finita la guerra e la miseria più nera affliggeva l' Italia e l' Europa intera: mancavano il pane, la pasta, la carne, l' olio ed ogni genere di conforto. Grassi che viveva in quel tempo a Solofra, uscì di casa per distrarsi dai morsi del freddo e della fame, soprattutto perché non ce la faceva a guardare i suoi cari seduti davanti alla tavola vuota. Aveva nevicato molto in quei giorni e le sue scarpe affondavano nella neve fino alle caviglie. Disperato entrò in una cantina buia e a mala pena rischiarata dalla tremula luce di una candela, dove alcuni vecchi seduti tenevano tra le mani un bicchiere di vino. Uno di questi che stava mordicchiando lentamente un pezzo di pane nero  e ammuffito lo colpì particolarmente: era avvolto da un mantello nero e aveva la pelle scura e rugosa, le mani grandi come pale e deformate dal duro lavoro. Grassi lo scrutava con interesse e, per analogia gli venne in mente un celebre quadro di Van Gogh dal titolo "Mangiatori di patate". Guardatosi attorno vide lo stesso povero ambiente dipinto nel quadro del pittore olandese e allora, tirato fuori dalla tasca un pezzo di carta bianca e una matita che portava sempre con sé, alla tremula luce di quella candela cominciò a disegnare ciò che i suoi occhi vedevano. Un esercizio ricorrente per fermare una emozione improvvisa. Un' abitudine al disegno che rafforza nel periodo di frequentazione con Giorgio de Chirico, quando lo accompagna in villa Borghese a disegnare i cavalli.  Oggi i suoi dipinti, evoluti nei contenuti psicologici e ricchi  di cultura assimilata, si esprimono in un racconto serrato e preciso ricco di valori universali, dove l'uomo è animato in un habitat contadino. Così dipinge cieli mossi, paesaggi ricoperti di neve e verdi prati, mentre nel gesto di una mano o nell' espressione di un volto riesce a fermare il vibrante di un' anima. Ed è l' anima dell' uomo semplice, quell' uomo che aspira alla libertà interiore, ad una libertà nei campi tra i ritmi del lavoro e l' esterno alternarsi delle stagioni, che lo ispira. Nascono allora le sue figure, leggendarie nella propria semplicità, nel proprio modo di essere, nella penombra di una cantina ove il tempo è datato e lo spazio circoscritto. Un contadino dal soma sempre uguale ma dall' anima diversa, una varietà di carattere e di emozioni che stanno a significare come la varietà formi l' armonia in un mondo variegato tutto da esplorare e dove solo l' impegno dell' artista può illuminare un brano di verità.

Il M° Grassi aveva una personalità molto aperta. Soprattutto nei confronti dei giovani. Li adorava, appoggiava il loro spirito di  iniziativa ed al contrario di quanto avviene per la maggior parte delle persone di una "certa età" nutriva interesse per le nuove tecnologie. Fu così che nel 1998 ormai ottantenne, sotto consiglio del nipote Alfonso figlio di Tullio, decise di acquistare un Computer da collocare nel suo studio. Capì le infinite possibilità che Internet offre e con una lucidità impressionante e senza indugio chiese al nipote Alfonso di realizzare questo suo sito ufficiale. I due passarono molti giorni per selezionare le foto delle opere. Alla fine quando il Maestro vide le sue opere nel monitor, consapevole che queste potessero essere viste da chiunque in qualsiasi parte del pianeta, si commosse. Perchè il sogno di Alfonso Grassi era quello di far conoscere la sua arte al mondo intero.
Sito Web fondato nel 1998 dai nipoti del Maestro, Mario & Alfonso Grassi figli del M° Tullio Grassi
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